venerdì 21 febbraio 2020

Mamma.

- ... Mà
- Chloe? Chloe stai bene? Cosa è successo, ho visto le news di Philadelphia, lo sai c-
- Mà sto bene.
- ...
- ...
- Chloe cosa sta succedendo?
- Lo hai letto cosa è successo, perché me lo chiedi?
- Non mi riferisco a ieri, parlo della tua vita Chloe: cosa sta succedendo? Perché sono venuti proprio alla tua libreria?
- Mà Philadelphia è così, lo sai, mi hanno rubato il cellulare tre giorni dopo ch'ero arrivata e sono finita in una specie di incubo soltanto per aver fatto un giro in un maledettissimo Centro Commerciale qualche altro giorno dopo.
- Non mi prendere in giro C h l o e C o r e y. Non sono stupida, né io né quelli come loro: non fanno quello che hanno fatto se non c'è una ragione dietro, tiavevodettodinonmettertineiguaieditenereunbassoprofil-
- Mà, ti ho detto che STO B E N E. Adesso scusa, ma ho da fare.
- .

Era più facile quando aveva pochi anni sulle spalle esili, e l'unica preoccupazione era quella di non farsi beccar da Mamma a leggere uno dei suoi grossi libri proibiti prima di andare a dormire. Aveva il cuore galoppante in gola come adesso, neanche le avesse nascosto, già allora, chissà quale sporco inganno. Poi Lei arrivava, le passava una mano sulla fronte con la delicatezza di un incantesimo, e iniziava a cantare.