sabato 23 novembre 2019

Spera.

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Tira un respiro di sollievo, ma il doppio nodo in gola che s'aspettava di non avvertire più è sempre lì. Il cellulare lo tiene in mano Chloe mentre pensa a come in fondo lo sapeva: sapeva che la presenza di Gary in città sarebbe stato un problema. Lo ha saputo con più certezza quando le ha detto - entusiasta, Gary è sempre entusiasta - di esser riuscito ad entrare in Polizia. Lo ha saputo quando lui ha iniziato a guardarla con quegli occhi, con quell'apprensione a piegargli l'espressione. Non sapeva che lo sarebbe stato però fino a questo punto: guarda lo schermo del suo cellulare datato, spera. Spera che ci creda. Spera che non faccia troppe domande. Spera che non avrà più di un doppio nodo in gola da nascondere a quegli occhi.

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Pigia sul tasto ormai consumato mentre s'aggira all'Hub: Nicholas non lo trova - è quasi vuoto, l'Hub, in questi giorni. Non ci mette molto a rispondere e neanche lei, ma alla fine del secondo messaggio ha già il viso accartocciato: cosa stia facendo se lo chiede spesso ma ora più forte, spera che stia bene come dice, spera di non averlo buttato giù. Spera anche che gli porti il cioccolato ed il burro di arachidi che ha detto. 

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Sfiata sul Communicator, si passa una mano fra i capelli, come se pettinarli con le dita potesse mettere in ordine la rabbia - la paura - la disperazione. Nonèverononèverononsaràquellochestopensando. Galen ha sempre le risposte e così quando il Communicator vibra spera, ha gli occhi svuotati ed il cuore in gola, pronti ad accogliere una rassicurazione. Non. Questa. Volta. Le dita sono più veloci ed esperte che mai quando risponde di getto: "No Galen no". Continua a ripeterlo, anche se non lo ha detto ad alta voce, ma Galen non ha la risposta giusta. No Galen no. No Galen no.

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"Rob". Cosa spera di ottenere, così gli dà speranza, se lo dice e dunque riprende a scrivere. Non può dargli speranza, gliene è rimasta giusto un briciolo ed ha da combattere pure con la sensazione che un briciolo è anche t r o p p o. E' suo fratello, glielo devo dire. Si stropiccia la faccia questa volta, l'espressione che vorrebbe camuffare - è bianca, stanca, smunta, non ha dormito. Guarda il cellulare, ha da sperar qualcosa di diverso: ha da sperare che risponda. Che stia bene. Fa che stia bene almeno lui, almeno adesso.

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- Sei più forte di tutto questo -

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